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Terza settimana di Pasqua

Sabato 11 Maggio
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOGv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore

COMMENTO

L’epilogo del discorso di Gesù alla sinagoga di Cafàrnao è davvero triste. Molti dei suoi discepoli smisero di seguirlo, soltanto perché Gesù aveva parlato chiaro. Forse avevano intravisto in lui un profeta che parlava di cose giuste e piene di unzione, ma di fronte a un discorso così sconvolgente, nel quale egli dice che essi devono nutrirsi di lui, non capiscono e preferiscono andarsene. Ci sono cristiani che seguono Gesù e credono in lui finché egli non chiede loro un supplemento di fiducia nella sua Parola, soprattutto quando sembra che li conduca per strade oscure. Allora si vedono i veri discepoli dai falsi: molti preferiscono defilarsi e fare finta di non conoscerlo, preferendo percorrere altre strade.