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Quarta settimana di Pasqua

Sabato 18 Maggio San Giovanni I, papa e martire
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOGv 14,7-14

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Parola del Signore

COMMENTO

Questa rivelazione di Gesù a Filippo è davvero grande: Dio non è più lontano e chiuso nella sua impenetrabilità, come credevano i Giudei. Ora nessuno sarebbe più morto nell’udire la voce di Dio, come credeva il popolo eletto: il volto del Padre risplende in quello di suo Figlio Gesù. Per fissare i tratti di quel volto basta guardare al Cristo, per cui nulla potrà più interporsi tra Dio e i suoi figli. Sono necessari, però, anche tanto coraggio e tanta fede: nell’incarnazione del Verbo, Dio si è fatto così prossimo a noi che rischiamo di non riconoscerlo più. Molti, lungo i secoli, si sono scandalizzati del fatto che egli si sia fatto troppo umano e vicino a noi; eppure, questa è la volontà di Dio: farsi conoscere e amare da tutti, mostrandosi nel volto di Gesù.