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Sesta settimana di Pasqua

Giovedì 30 Maggio San Giuseppe Marello
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOGv 16,16-20

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Parola del Signore

COMMENTO

Essere nella tristezza per l’assenza di Gesù è l’esperienza più dura che faranno i discepoli di lì a poco. Essi ricorderanno queste parole quando, solo poche ore dopo essere state pronunciate, si avvereranno in tutta la loro drammaticità. Eppure, il Signore dice loro di non temere: quella tristezza sarà il preludio di una gioia senza fine che nessuno potrà togliere loro. Nemmeno il mondo, con le sue logiche: anzi, sperimenteranno la gioia vera che proviene dalla consapevolezza che lui sarà sempre con loro. Quando vivi nella fede, nessuna situazione, per quanto grave o dolorosa, può allontanare dal tuo cuore questa verità: il Signore è risorto ed è sempre con te.