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Settima settimana di Pasqua

Domenica 2 Giugno Ascensione del Signore
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Parola del Signore

COMMENTO

La reazione degli apostoli e dei discepoli è particolare: comprendono che non avrebbero più rivisto il Signore, eppure compiono due gesti importantissimi. Anzitutto si prostrano, riconoscendo così la divinità di Gesù, Signore del tempo e della storia. Poi vanno nel tempio di Gerusalemme, e lì lodano Dio. Ciò significa che sono contenti di non vedere più Gesù? Certamente no, ma hanno capito di aver assistito a un miracolo, che si è compiuto dinanzi ai loro occhi: per questo essi lodano Dio, poiché sanno che questo è l’unico modo per allargare il cuore e capire ciò che, altrimenti, con una prospettiva umana, non si può capire. Se tu lodassi più spesso il Signore, ti accorgeresti della sua presenza con una certezza tale che nessuno riuscirebbe più a togliertela.