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Settima settimana di Pasqua

Mercoledì 5 Giugno San Bonifacio
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOGv 17,11b-19

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Parola del Signore

COMMENTO

Gesù è all’epilogo della sua vita. Egli sa benissimo cosa avverrà ai suoi discepoli, e non solo a quelli presenti. Infatti sa che la sua Chiesa dovrà portare al mondo la sua immagine senza interferenze. Ma come sarà possibile tutto ciò? Questo avverrà nella misura in cui i suoi discepoli impareranno a essere uniti, proprio come sono una cosa sola con lui e con il Padre. L’unità è la testimonianza che resiste a tutti i secoli; essa non invecchia mai ed è sempre attuale. Per questo il Signore la raccomanda con toni così accorati. Tu sei in pace con tutti? Cerchi di vivere nell’unità nel tuo ambiente di vita, perché si veda chiaramente che sei discepolo di Cristo? Porsi queste domande è di grande importanza, perché ti aiuta a capire se fai sul serio o se ti stai illudendo.