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Undicesima set. del T. Ordinario

Martedì 18 Giugno San Calogero
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

COMMENTO

Forse ti sarai chiesto cosa significa essere perfetti. Gesù te lo spiega proprio con queste parole: essere perfetti significa comportarsi come il Padre, il quale sebbene conosca il cuore di ogni figlio dona a tutti le stesse cose. Questo indipendentemente dal fatto che ognuno di noi poi capisca il valore di quel dono oppure lo butti via con superficialità. Essere perfetti significa dare amore senza chiedersi cosa gli altri faranno di questo nostro dono. Ti sembra una cosa difficile? Eppure, se tu chiederai al Padre, per mezzo di Gesù, la grazia di avere un cuore simile al suo, quello che sembra impossibile diverrà fattibile. I santi non erano persone diverse da te, ma hanno deciso di provare sul serio a essere misericordiosi come il Padre.