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Dodicesima set. del T. Ordinario

Giovedì 27 Giugno San Cirillo di Alessandria, vescovo e dottore della Chiesa.
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


Omelie di padre Giorgio Maria:
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VANGELOMt 7,21-29

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Parola del Signore

COMMENTO

Il discorso della montagna si conclude con una raccomandazione non solo ad ascoltare, ma anche a mettere in pratica. A volte il rischio che corriamo è proprio questo: ci lasciamo persino commuovere da certe parole del Vangelo, le sentiamo profonde, ma poi difficilmente ci ricordiamo di metterle in pratica perché esse cambino la nostra vita. In tal caso, Gesù usa l’immagine di una casa costruita sulla sabbia, per farci capire che abbiamo sprecato tempo. Quanto ci vuole per costruire una casa? Sarebbe sciocco, dunque, farlo su un terreno non adatto; eppure spesso noi facciamo proprio così. Si tratta allora di capire che l’essenziale non consiste nel conoscere a memoria la parola di Dio, ma nel metterla in pratica.