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Dodicesima set. del T. Ordinario

Sabato 29 Giugno Santi Pietro e Paolo apostoli
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


Omelie di padre Giorgio Maria:
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VANGELOMt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore

COMMENTO

Sicuramente Pietro non avrà capito tutta la portata delle parole di Gesù. Il pescatore di Galilea si sarà forse sentito onorato e prediletto dal Signore; egli non avrebbe mai immaginato che tali parole avrebbero avuto, nei secoli a venire, un’importanza universale per tutti i fedeli cristiani. Dunque, oggi guardiamo al successore di Pietro con affetto particolare. È lui che porta sulle spalle il peso spirituale di tutta la Chiesa, e con la sua intercessione e il suo insegnamento rende attuale in tutto il mondo la presenza del Signore risorto. Dal tempo in cui tali parole furono pronunciate sono passati tanti secoli: eppure il Signore Gesù continua ad assistere la sua Chiesa attraverso quest’umile operaio nella sua vigna. La preghiera per lui, oggi, è un sacrificio gradito a Dio.