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Terapia psicologica cristiana

Tredicesima set. del T. Ordinario

Giovedì 4 Luglio Santa Elisabetta di Portogallo
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


Omelie di padre Giorgio Maria:
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VANGELOMt 9,1-8

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Parola del Signore

COMMENTO

Non di rado anche noi siamo convinti che i miracoli più grandi che Dio compie siano le guarigioni fisiche. Ciò significa che non abbiamo ancora capito la realtà del peccato: esso è quanto di più malvagio e pericoloso possa esistere nella nostra vita. Siccome non siamo abituati a relazionarci con le realtà spirituali e poiché siamo continuamente a contatto con la materialità di ogni giorno, spesso dimentichiamo questa grande verità: Gesù è venuto anzitutto per liberarci da questa schiavitù terribile. Senza questa liberazione non serve la salute fisica, la ricchezza o l’amore: siamo inesorabilmente condannati a vivere senza una relazione con Dio. Per questo dobbiamo riflettere su cosa significhi peccare, e quali siano le conseguenze di certe nostre scelte. Perdere la grazia di Dio è la più grande calamità che possiamo vivere nella nostra vita.