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Tredicesima set. del T. Ordinario

Sabato 6 Luglio Santa Maria Goretti, vergine e martire
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 9,14-17

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Parola del Signore

COMMENTO

Il messaggio di Gesù ai farisei è tanto chiaro quanto sconvolgente. Se c’è lui, la vita è come una festa di matrimonio, nonostante l’amaro del digiuno e della sofferenza. Quando lui non c’è, la vita di fede è solo pratica esteriore e tutto si trasforma in un insieme sterile e triste di precetti da mettere in pratica, e nulla più. Per i farisei il rapporto con Dio era diventato soltanto questo: ma forse, anche per tanti cristiani la situazione è simile. Per tanti credenti andare alla Messa significa né più e né meno che partecipare a un funerale, e le facce che si vedono fuori dalla chiesa confermano, spesso, questa verità. Quando anche noi impareremo che se c’è Gesù la vita diventa comunque una festa di nozze? Quando capiremo che stare con lui è fonte di quella pace che niente e nessuno potrà mai toglierci?