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Quattordicesima set. del T. Ordinario

Lunedì 8 Luglio Santi Aquila e Priscilla
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 9,18-26

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore

COMMENTO

Dove Gesù passa, porta la vita. Sebbene con storie diverse, le due persone del brano odierno hanno fatto esperienza della sofferenza fisica. È soprattutto l’atteggiamento della donna che attira la nostra attenzione; ha tanta fiducia in Gesù da essere convinta di non avere nemmeno bisogno che lui le parli: basterà toccare, anche solo sfiorare, con fede, il suo mantello per essere guarita. È commovente vedere con quanta delicatezza si manifesta la fede di questa donna! Questa è sicuramente una grande lezione per tutti noi: siamo talmente abituati alla grazia di Dio che ci viene donata nei sacramenti, da non renderci conto della gentilezza che implica avere fede in lui. La fede, l’amore e la tenera attenzione a Dio sono un unico atteggiamento che dovrebbe manifestarsi nella vita di ogni credente.