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Quattordicesima set. del T. Ordinario

Mercoledì 10 Luglio Santa Vittoria
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 10,1-7

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

Parola del Signore

COMMENTO

Le pecore perdute d’Israele sono coloro che non hanno voluto credere ai richiami dei profeti, e che si chiudono di conseguenza anche all’annuncio di salvezza di Gesù. È l’atteggiamento di chi non mostra disponibilità nei confronti di Dio, che deriva dal fatto di volergli sempre indicare come e quando manifestarsi nella nostra vita. Gli israeliti non hanno voluto riconoscere Gesù perché non corrispondeva alla loro idea di Messia. Quante volte anche noi non vogliamo accettare il Signore e la sua presenza solo perché ci parla attraverso una croce, o una malattia, o semplicemente attraverso un imprevisto nella nostra giornata? Avere gli occhi attenti e il cuore vigile, come la Madonna, è il modo migliore per vivere uniti a lui come un gregge con il suo pastore.