In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Parola del Signore
COMMENTO
Quando doniamo tutto a Dio, egli in cambio ci ripaga di tutto. Questo è il messaggio che Gesù trasmette ai suoi apostoli, forse un po’ preoccupati per la ricompensa che spetterà loro. La domanda è come rendere possibile ciò nei nostri ambienti di vita quotidiani: non tutti siamo chiamati a lasciare il mondo per servire il Signore in un monastero, come i monaci di Benedetto da Norcia. Come fare, allora? La risposta ce la dà proprio san Benedetto: nella pratica dei precetti evangelici si trova la nostra perfezione e la capacità di seguire il Signore senza dover abbandonare la nostra vita e le persone care. Si tratta di ascoltare con il cuore – prima che con le orecchie – la parola di Gesù, per poi provare a metterla in pratica quotidianamente. Questo ci dispone a ricevere il centuplo ora, e la vita eterna con il Signore poi.