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Quindicesima set. del T. Ordinario

Lunedì 15 Luglio San Bonaventura, vescovo e dottore della Chiesa
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 10,34 – 11,1

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Parola del Signore

COMMENTO

Le parole del Vangelo odierno sulle labbra di Gesù suonano davvero strane. Egli non promette pace e serenità ai suoi discepoli, addirittura annuncia divisione proprio nell’ambito primordiale in cui si sperimenta accoglienza e sicurezza: il nucleo familiare. In realtà il Signore vuole farti capire che quando si accetta di seguirlo e di mettersi alla sua sequela, non ci si deve aspettare comprensione e appoggio: spesso sono proprio coloro che ci sono più vicini ad ostacolarci di più. Eppure, anche questo, nei piani di Dio, ha un senso: tutto ciò serve per farci capire se davvero mettiamo Dio al di sopra di tutto e di tutti. Se non siamo capaci di rinunciare per lui agli affetti leciti, non saremo in grado di sceglierlo rispetto a quelli illeciti, quando si presenteranno nella nostra vita.