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Sedicesima set. del T. Ordinario

Mercoledì 24 Luglio San Charbel Makhluf
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 13,1-9

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Parola del Signore

COMMENTO

È difficile dire cosa si muova nel cuore dell’uomo. Di fronte alla moltitudine di persone che si accalcavano attorno a Gesù, chiunque si sarebbe lasciato prendere dall’entusiasmo per il successo della propria predicazione. Invece il Signore comprende bene che, oltre l’entusiasmo e il richiamo suscitato dai suoi miracoli, ci vuole qualcosa di più. Per questo racconta alle folle questa parabola, dal significato ben preciso: non sono l’entusiasmo o la curiosità e nemmeno il desiderio a far germogliare la parola di Dio nel cuore. Bensì l’ascolto attento che fa spazio dentro di noi e che permette di far fruttificare quanto ascoltiamo. È evidente che tale processo è molto più lungo e necessita di molta pazienza: ma è l’unico modo per portare davvero frutti di vita eterna. Delle persone che quel giorno ascoltavano questa parabola, quante di esse avevano il cuore come il terreno buono? E il tuo cuore che tipo di terreno è?