In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore
COMMENTO
Dalla spiegazione della parabola, emerge un fatto chiarissimo: Dio non ha nessuna intenzione di sradicare la zizzania se non alla fine del mondo, cioè nel momento in cui manifesterà il suo giudizio giusto e misericordioso. Questo, forse, potrebbe darci un po’ fastidio: perché non intervenire subito, soprattutto quando sembra che la zizzania stia prendendo tutto lo spazio disponibile nel campo del mondo, e stia quasi soffocando il buon grano che cresce? Intanto, Gesù vuole che comprendiamo una grande verità: tutta la storia si svolge sotto lo sguardo paterno e premuroso di Dio, il quale conosce le intenzioni dei cuori di ognuno di noi. Egli, nonostante tutto, spera che persino i figli del Maligno possano ravvedersi e tornare sui loro passi, per sperimentare l’amore gratuito e il perdono che solo il Padre può dare.