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Diciannovesima set. del T. Ordinario

Lunedì 12 Agosto Santa Giovanna Francesca de Chantal
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 17,22-27

In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Parola del Signore

COMMENTO

Il quadretto che ci viene presentato dall’evangelista è davvero interessante e ci fa riflettere su un aspetto importante di Gesù. Egli, essendo il Figlio di Dio, eterno e unito al Padre, ha la sovranità su tutto il creato; regge l’universo tra le sue mani. Eppure, in quanto uomo, il Signore non ha disdegnato di sottomettersi alle usanze umane del suo popolo e del suo tempo, anche quando esse richiedevano pratiche civili o religiose a cui egli, in quanto Dio, non sarebbe stato tenuto a sottostare. Non ti sembra questa una grande lezione di praticità e di umiltà? Non si può parlare del regno di Dio e del Vangelo se prima non si conoscono e non si capiscono le caratteristiche della cultura o del tempo storico in cui vengono predicati. Rischieremmo di sprecare un’occasione importante e di rendere la parola di Gesù incomprensibile agli uomini.