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Diciannovesima set. del T. Ordinario

Giovedì 15 Agosto Assunzione della beata Vergine Maria
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 1,39-56

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

COMMENTO

Maria eleva il suo canto a Dio a nome di tutti i poveri, perché essa si rende conto che la logica dell’Altissimo è completamente diversa da quella degli uomini: per Dio, infatti, coloro che fanno veramente la storia non sono i ricchi o i potenti. Anzi, queste persone che vengono applaudite dal mondo e osannate da tutti sono dimenticate da Dio a favore degli umili, degli affamati, degli oppressi. Maria è stata la prima umile e affamata della parola di Dio: per questo ancora oggi noi cantiamo le sue lodi. La solennità di oggi ci ricorda che l’umiltà e la fiducia in Dio hanno in sé un risvolto di eternità e ci aiutano a vivere già nella nostra quotidianità con il cuore rivolto ai beni del cielo. Un giorno anche noi potremo vivere la pienezza della vita divina in anima e corpo, proprio come la Vergine assunta in cielo.