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Ventesima set. del T. Ordinario

Sabato 24 Agosto san Bartolomeo apostolo
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOGv 1,45-51

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

COMMENTO

La promessa che Gesù fa a Natanaele si è avverata in pienezza. Il Signore infatti aveva promesso cose ben più grandi di quella che ha stupito il futuro apostolo che, secondo la tradizione, si identifica con Bartolomeo. Gli apostoli hanno visto, infatti, il vero grande segno che è la chiave per comprendere Gesù e il suo mistero: la croce. Essa è la dimostrazione dell’amore infinito che Dio ha per ogni uomo ed è proprio dalla croce che scaturisce la gloria di cui spesso il Signore parla. Bartolomeo e i suoi amici apostoli non riusciranno però a capirlo subito: tutti loro avranno bisogno della luce dello Spirito per comprendere che l’amore del Padre passa attraverso la croce e l’umiliazione del Figlio. Soltanto allora essi vedranno con occhi nuovi, e capiranno la grazia che hanno avuto stando con Gesù.