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Ventunesima set. del T. Ordinario

Mercoledì 28 Agosto Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 23,27-32

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

Parola del Signore

COMMENTO

Gesù si scaglia contro i farisei di ogni tempo, che fanno della religione un paravento per fare soltanto i propri comodi e i propri interessi. Egli paragona i farisei a delle tombe che, pur essendo esteriormente come dei monumenti, dentro contengono solo ossa e putridume. Noi non dobbiamo correre questo rischio: per questo è importante fare una sana autocritica tutte le volte che ascoltiamo queste parole. Cosa, nel nostro atteggiamento religioso, richiama il comportamento dei farisei? Quanto, cioè, serviamo davvero Dio e quanto, invece, ci serviamo di Dio? Spesso la durezza del nostro cuore, il rifiuto dei fratelli e la mancanza di amore nei confronti degli altri indicano la nostra rinuncia a percorrere un autentico cammino di conversione, per restare invece soltanto cristiani superficiali, interessati soltanto a salvare l’apparenza.