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Terapia psicologica cristiana

Ventiduesima set. del T. Ordinario

Lunedì 2 Settembre Sant’Antonino
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 4,16-30

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore

COMMENTO

L’epilogo di questo racconto è significativo. Dopo essere stati disorientati dalla parola di Gesù, gli abitanti di Nàzaret provano rabbia e rifiuto della sua persona, per un motivo preciso: egli aveva detto loro la verità. E la verità è che essi avevano il cuore completamente chiuso, incapace di accogliere la novità che lui veniva a portare. Questo ci aiuta a capire come sintonizzarsi sull’onda dello Spirito Santo non sia poi così facile come possa sembrare: Dio ci chiama sempre ad aprirci al cambiamento che è contenuto nella sua buona novella, spesso però noi abbiamo paura che questo debba costarci, dovendo rinunciare alle nostre sicurezze. Quando anche noi avremo capito che il Signore vuole soltanto il nostro bene e la nostra felicità, allora faremo davvero un grande salto di qualità nella nostra vita cristiana.