Amazon#1 Bestseller in
Terapia psicologica cristiana

Ventiduesima set. del T. Ordinario

Martedì 3 Settembre San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 4,31-37

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore

COMMENTO

La parola di Gesù è potente e snida il male che abita nascosto nel cuore dell’uomo. La potenza di Cristo si manifesta proprio all’inizio della sua missione, chiarendo la natura del suo ministero: egli è venuto per manifestare la liberazione dal peccato e la salvezza di Dio. La reazione di coloro che sono lì ad ascoltarlo è emblematica: sono intimoriti, sembra che considerino ciò che hanno visto come qualcosa da cui stare alla larga. La parola di Gesù può comandare persino ai demòni, ma non può comandare al cuore dell’uomo, non si può imporre. L’uomo è, in ultima analisi, l’arbitro di se stesso: se decide di aprire il cuore a Dio, questa parola può manifestarsi in pienezza nella sua vita. Altrimenti, Dio non s’impone e l’uomo perde l’opportunità più importante della propria vita: quella di vedere il manifestarsi della forza di Dio.