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Ventiduesima set. del T. Ordinario

Venerdì 6 Settembre San Zaccaria
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 5,33-39

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Parola del Signore

COMMENTO

È sempre difficile, per Dio, farci comprendere che il suo amore è una novità che ci chiama a essere continuamente al passo con il suo amore creativo. Quando ciò non avviene, la nostra vita di fede si trasforma in religiosità sterile: diviene semplicemente un mucchio di precetti e di regole che non hanno più niente a che vedere con l’autentica relazione con il Dio vivo e vero, che non vivificano il nostro cuore e non ci aprono a una conversione profonda. Purtroppo i contemporanei di Gesù non compresero che Dio, attraverso lui, chiamava tutti a un rinnovamento profondo del proprio cuore, proprio per accogliere tale novità. Spesso anche noi preferiamo vivere la nostra vita di fede fondata, più che altro, sull’osservanza di una serie di regole che di per sé ci fanno stare tranquilli e ci fanno sentire giusti, piuttosto che su una relazione autentica con Dio; questo perché è difficile entrare nell’ottica dell’amore gratuito di Dio, che ci chiama ogni giorno a rinnovarci e ad accogliere la novità del Vangelo.