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Terapia psicologica cristiana

Ventitreesima set. del T. Ordinario

Lunedì 9 Settembre San Pietro Claver, sacerdote
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 6,6-11

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore

COMMENTO

Il sabato, nella mentalità biblica, era il giorno della liberazione e della signoria di Dio su tutto il creato. Quale giorno migliore quindi per restituire la salute a un uomo che soffre? Evidentemente, però, non tutti la pensano allo stesso modo: i farisei, pieni di livore nei confronti di Cristo, cercano un pretesto per poterlo accusare. Gesù non si lascia intimidire; tenta, con infinita pazienza e amore, di aprire le loro prospettive cercando di comunicare un’immagine di Dio diversa da quella a cui sono abituati. Gesù guarisce l’uomo dalla mano inaridita perché lui è il Signore e, in quanto tale, è Signore anche del sabato. È davvero triste pensare che ci sono ancora tante persone che cercano di ostacolare l’opera di Gesù: il pregiudizio, l’ostilità e il rifiuto possono creare delle chiusure nei confronti del Signore e della sua grazia. La nostra preghiera è fondamentale affinché la grazia di Dio possa continuare ad agire.