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Ventissettesima set. del T. Ordinario

Venerdì 11 Ottobre S. Giovanni XXIII, papa
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 11,15-26

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Parola del Signore

COMMENTO

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Questo proverbio, tratto dalla saggezza popolare, descrive bene ciò che è raccontato in questa pagina del Vangelo. Se proprio non si può non riconoscere i segni prodigiosi che Gesù compie, allora si cerca di delegittimarli attribuendone l’esito a una forza diabolica. Come se dal principe del male potesse venire qualcosa di buono. Non contenti, i nemici del Signore chiedono segni dal cielo: a loro non basta ciò che vedono sulla terra. Gesù non cade in questo tranello della domanda e dell’offerta, non si mette a mercanteggiare, ma porta delle ragioni talmente razionali che l’Illuminismo dovrebbe solo prendere lezioni. L’esorcismo era conosciuto e praticato in Israele, Gesù in questo non costituisce una novità assoluta; perché allora alcuni si sentono autorizzati a usare due pesi e due misure? Ma non è questa polemica ciò che maggiormente sta a cuore a Gesù. A lui interessa che la sua salvezza duri per sempre, che non sia un fatto estemporaneo. Lui desidera liberare l’uomo dal male, da ogni male e per sempre. Ecco l’insegnamento più importante di tutto il brano: se la liberazione avviene per grazia, il permanere in essa dipende dalla volontà dell’uomo.