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Ventottesima set. del T. Ordinario

Giovedì 17 Ottobre S. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 11,47-54

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Parola del Signore

COMMENTO

Che cos’è questa chiave della conoscenza di cui parla Gesù? È l’essenza della Legge data da Dio per mezzo di Mosè: l’amore. I rappresentanti delle autorità religiose del tempo di Gesù avevano perso completamente il senso profondo della Legge, che era comprensibile solo in un’ottica d’amore. Per essi rimane ormai una realtà completamente sterile e muta. In queste condizioni, essi non permettevano nemmeno agli altri di accedere al senso vero della Legge e rendevano il rapporto con Dio una selva inestricabile di comandamenti e di precetti. Qual è l’essenza della vita cristiana? Ancora una volta, è l’amore. Ma fai attenzione: anche tu puoi perderti in un’infinità di precetti secondari, rischiando di smarrire l’unico vero comandamento, che dà senso e felicità alla nostra vita e a quella degli altri e sul quale sarai giudicato da Cristo alla fine della vita.