In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Parola del Signore
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COMMENTO
Prosegue il discorso di Gesù sull’urgenza di prendere posizione di fronte a lui e alla sua chiamata. Occorre decidersi: seguirlo o no. Il tempo stringe. Decidersi non alla cieca, ma guardando i “segni” di Dio. Ecco il significato della prima breve parabola. Quando guardiamo il cielo possiamo capire che tempo farà, se arriverà tempesta o sarà tempo buono. Così chi ha incontrato Gesù, riconoscendone la presenza nella sua vita e vedendone i segni di salvezza nella vita di altri, deve con urgenza prendere posizione davanti a lui. Come se stesse per minacciare pioggia, non usciremmo senza ombrello o cercheremmo un riparo. Anche la seconda parabola sul rischio del giudizio in tribunale annuncia che il tempo ha una scadenza e questa si avvicina. In questo modo il Vangelo non vuole incutere terrore. Queste due immagini ci aiutano a non perdere la nostra vita dietro a ciò che non ha valore, una volta che abbiamo compreso la parola di Gesù. Anche nella nostra vita quotidiana il Signore passa attraverso una parola, una persona, un accadimento e ci interpella come è stato per quanti lo hanno incontrato. E quando egli passa da noi, non lasciamolo andare oltre senza la nostra risposta positiva!