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Trentesima set. del T. Ordinario

Venerdì 1 Novembre Tutti i santi
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 5,1-12a

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Parola del Signore

COMMENTO

Una pagina sconvolgente, quella delle beatitudini, che rovescia e mette in crisi il nostro modo abituale di pensare. Eppure oggi la liturgia ci indica questa pagina come “la carta costituzionale” della vita cristiana, la strada da percorrere per raggiungere la santità. Le beatitudini sono l’annuncio che il regno di Dio è arrivato ed esige un profondo cambiamento di vita per entrare a farne parte. Gesù ti dice che si diventa pienamente figli di Dio (e quindi santi!), quando si è capaci di vivere la vita così come l’ha vissuta lui: facendoti per prima cosa povero nello spirito, cioè mettendoti in un atteggiamento di totale apertura a Dio e dipendenza da lui. Solo chi è capace di questo può possedere il regno di Dio. Le altre beatitudini sono una manifestazione concreta di questo atteggiamento di povertà.