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Trentunesima set. del T. Ordinario

Lunedì 4 Novembre S. Carlo Borromeo, vescovo
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 14,12-14

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Parola del Signore

COMMENTO

La gratuità è una virtù che purtroppo non viene spontanea a nessuno. Tutti quanti aspettiamo sempre il contraccambio da coloro ai quali, in qualche modo, crediamo di aver fatto del bene; tanto che, quando ciò non avviene, ci pentiamo persino di averlo fatto e diciamo a noi stessi che avremmo fatto meglio a pensare alle nostre cose. In realtà, l’atteggiamento di gratuità è l’indizio più sicuro che ci dice che siamo sulla strada giusta. Infatti, la gratuità è l’atteggiamento proprio di Dio, il quale non pretende nulla da noi. Cosa potrebbe attendere in contraccambio da te, visto che non hai nulla da dare che lui non abbia già? Proprio per questo, quanto più vivi nella gratuità e in maniera disinteressata nei confronti degli altri, tanto più sei simile a lui.