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Trentunesima set. del T. Ordinario

Giovedì 7 Novembre XXXI domenica del Tempo Ordinario
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 15,1-10

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Parola del Signore

COMMENTO

L’accoglienza dei peccatori era un comportamento abituale di Gesù, così come ci riferiscono in più occasioni i Vangeli. E questo irritava coloro che si ritenevano giusti, che non accettavano questo suo atteggiamento benevolo, ritenendo che il peccatore dovesse essere punito e pagare un prezzo per il suo peccato. Alla logica del peccato-punizione, Gesù sostituisce quella del peccato-misericordia. E questa sua condotta rivela il vero volto di Dio Padre. Le due parabole di questa pagina evangelica guardano al peccatore non dal punto di vista dell’uomo, ma dal punto di vista di Dio: un Dio che ama i peccatori, li attende, li cerca e gioisce del loro ritorno. Solo se riusciremo a guardare agli altri con gli occhi di Dio saremo capaci di sostituire il giudizio e la critica con l’accoglienza e la misericordia.