Amazon#1 Bestseller in
Terapia psicologica cristiana

trentatreesima set. del T. Ordinario

Lunedì 18 Novembre Dedicazione delle basiliche dei SS. Pietro e Paolo apostoli
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 18,35-43

Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Parola del Signore

COMMENTO

Il fatto che una persona sia non vedente non significa affatto che sia cieca. Lo dimostra il racconto del Vangelo odierno: il mendicante è uno che non vede, ma in realtà ha ben chiaro in sé un fatto essenziale: Gesù è colui che può ridargli la vista. Per questo motivo, egli esprime una preghiera: è una preghiera ben strana, considerando che la fa urlando in maniera scomposta, ma a lui non interessa. Ciò che vuole è attirare l’attenzione del Figlio di Dio che passa di lì proprio in quel momento. Gli altri, invece, quelli che sanno usare i loro occhi, in realtà sono accecati da ben altro: dalle convenzioni, dai loro schemi e dai loro modelli di comportamento. Essi non sanno affatto cosa sia la compassione e la misericordia e non comprendono il dramma dell’uomo, come invece fa Gesù. Essi vedono con gli occhi, ma hanno il cuore chiuso.