Amazon#1 Bestseller in
Terapia psicologica cristiana

Prima set. di Avvento

Giovedì 5 Dicembre I settimana di Avvento (A)
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore

COMMENTO

Di parole, noi cristiani per primi, ne diciamo davvero tante. Nelle preghiere, nella predicazione, negli incontri di vario genere, nei convegni… Sono tutte cose ovviamente importanti e che meritano attenzione. La stessa attenzione, però, dovremmo metterla nel tradurle poi in pratica. Gesù riconosce che una tendenza stabile nel cuore dell’uomo è proprio quella di convincersi che le parole possono salvarci e questo lo pensiamo anche quando scegliamo di metterci alla sua sequela. Invece, il Signore ci ricorda che non basta invocare il suo nome se poi a questo non segue un impegno fattivo nella nostra vita, poiché rischieremmo di crearci una pericolosa illusione che ci impedisce di lavorare seriamente per il regno di Dio. Non è lui a condannarci, ma siamo noi stessi a renderci conto, a un certo punto, di aver sprecato inutilmente il nostro prezioso tempo.