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Terza set. di Avvento

Venerdì 20 Dicembre Ferie di Avvento 17-24 dicembre
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOLc 1,26-38

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

COMMENTO

Lo Spirito Santo scende sulla Vergine, che diviene così la nuova arca dell’alleanza: essa porterà in sé il Figlio di Dio, che è la parola definitiva del Padre, e il pane che discende dal cielo e che ci sfama per la vita eterna. Ma lo Spirito Santo, in questo tempo forte, scende anche su ciascuno di noi con particolare abbondanza: anche noi, proprio come Maria, possiamo generare nella nostra vita il Signore Gesù. Infatti, possiamo partecipare con devozione alle liturgie natalizie, e anche commuoverci di fronte alla povertà del Figlio di Dio: però, se non gli permettiamo di rinascere nuovamente nella nostra vita affinché essa cambi in meglio, tutto questo è inutile. Accogliere il dono dello Spirito è dunque la prerogativa di questi giorni; per farlo, è necessario conservare un atteggiamento di preghiera e di ascolto, proprio come quello della Vergine Maria.