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Settima set. del Tempo Ordinario

Martedì 25 Febbraio 7ª settimana del Tempo Ordinario
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMc 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore

COMMENTO

In questo brano evangelico, è triste vedere come i discepoli, pur camminando accanto a Gesù, gli sono distanti. Essi lungo la via discutono su chi sia il più grande tra loro, mentre Gesù annuncia la sua passione imminente. È evidente che essi non hanno ancora capito cosa significhi seguire Gesù; per questo, il Signore approfitta per dare loro una semplice, ma eloquente lezione, sostituendo la logica del dominio e del primo posto con quella del servizio e dell’ultimo posto. E presenta un bambino come esempio di semplicità, di umiltà e di piccolezza. Per questo, entrerà nel regno dei cieli chi in questo mondo sarà come un bambino e sceglierà l’ultimo posto, come Gesù.