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Settima set. del Tempo Ordinario

Venerdì 28 Febbraio Venerdì dopo le Ceneri
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore

COMMENTO

Coloro che erano assieme al Signore forse non compresero subito la portata di quanto egli andava affermando. Il Signore era lì con loro, ed essi godevano della sua presenza e della sua parola: cosa chiedere di più? Eppure, nel giro di poco tempo, avrebbero ricordato queste parole, proprio quando il Cristo sarebbe stato sottratto dalla loro vista con la passione e la morte. Dunque, il digiuno di cui parla Gesù è quello in cui gli amici dello sposo fanno memoria della sua presenza gioiosa in mezzo a loro. Ma non è semplicemente una questione di rimpianto: per noi cristiani, il digiuno ha anche un grande valore pedagogico. Infatti, attraverso di esso noi ricordiamo a noi stessi che c’è solo una cosa essenziale: la presenza di Gesù nella nostra vita. Possiamo fare a meno di tutto, compreso il cibo, ma non della sua amicizia e della sua grazia.