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Seconda set. del Tempo di Quaresima

Mercoledì 11 Marzo 2ª settimana del Tempo di Quaresima
Vangelo e commento tratto da:
SULLA TUA PAROLA il MESSALINO


VANGELOMt 20,17-28

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà». Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore

COMMENTO

La madre di Giacomo e Giovanni è inopportuna, soprattutto dopo le parole pronunciate da Gesù. Ma la donna aveva esternato un pensiero che tutti i Dodici avevano nel cuore. Ognuno di loro avrebbe voluto una sistemazione sicura, un posto di prestigio e una posizione riconosciuta, in questo regno di Dio di cui il Maestro parlava così spesso. È questo il motivo per cui tutti s’inquietano di fronte alle parole di Gesù e si adirano con i due fratelli. È davvero triste pregare e cercare il Signore soltanto quando abbiamo bisogno di qualcosa: in questo modo ci comportiamo non come figli, ma come servi, che cercano di “comprare” la grazia con qualche buona azione e qualche preghiera. Gesù non ha bisogno di persone così: egli cerca chi sia disposto a salire con lui l’erta cima del Calvario, per giungere alla sua stessa gloria.